Vincite, tasse e scommesse. Un rapporto complicato, numerico e che da sempre attanaglia gli scommettitori. La domanda principale resta questa: le vincite sulle scommesse sportive sono tassate? Sì perché il sogno di ogni scommettitore, dal principiante all'esperto e navigato giocatore è quello di vincere tanto con una scommessa da pochi euro. Ovvero la massimizzazione del profitto. La seconda domanda che più o meno tutti (i vincitori) si pongono è invece: le vincite AAMS vanno dichiarate nella dichiarazione dei redditi? E con le ricevute vincenti del bookmaker alla mano il primo pensiero è, ovviamente se e quanto le vincite sulle scommesse sportive online sono tassate e, se sì, quanto. E poi se vanno inserite e denunciate nella dichiarazione dei redditi. Tanto più è alta la vincita tanto più le tasse possono influire su quanto veramente arriva in tasca dello scommettitore.
Le vincite delle scommesse vanno dichiarate nel 730? Cerchiamo dunque di capire se le vincite delle scommesse sono già tassate o se vanno dichiarate nella denuncia dei redditi. Per prima cosa dobbiamo fare una premessa per quanto riguarda qualsiasi tipologia di scommessa legale in Italia: nel nostro paese le scommesse, il lotto, il poker e i giochi con premi in denaro (tutti per legge vietati ai minori di 18 anni) sono controllati, regolamentati e autorizzati dai Monopoli di Stato AAMS ovvero l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Inoltre a partire dal 1 dicembre 2012 l’Agenzia delle Dogane ha incorporato l’AAMS assumendo la nuova denominazione di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, organizzazione articolata in due aree: Dogane e Monopoli. Quest'ultima è quella che regola il comparto del gioco pubblico in Italia, verifica costantemente gli adempimenti cui sono tenuti i concessionari e tutti gli operatori del comparto.
Le vincite sulle scommesse sportive: sono tassate? Le info dell'AAMSLe vincite derivanti dalle scommesse effettuate su siti con concessione Aams, regolarmente riconosciuti e autorizzati dal Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza, sono le uniche che non vengono sottoposte a una tassazione a carico dei contribuenti. Gli scommettitori che giocano solo ed esclusivamente sui bookmakers che hanno una licenza AAMS dunque non devono dichiarare al Fisco italiano nessuna vincita. Il motivo è che le bollette vincenti che generano una vincita sono già sottoposte ad una tassazione alla fonte e gli operatori agiscono come sostituti d’imposta per conto degli scommettitori. Trattandosi di tassazione alla fonte, e dunque di imposte trattenute direttamente, non è necessario dichiarare le vincite Aams delle scommesse nelle dichiarazioni delle tassecome il 730 e l’Unico. Naturalmente questa regola vale per tutte le scommesse sportive effettuate con operatori del circuito AAMS. Questi operatori online sono riconoscibili dalla licenza e dal dominio “.it”, dal simbolo di un timone stilizzato in aggiunta alla scritta “Gioco Sicuro” e dal logo Aams. Inoltre la piattaforma web nonché concessionaria telematica autorizzata alle scommesse sportive deve riportare chiaramente il numero/i di concessione/i per il gioco a distanza, la sede della società e il numero di partita IVA. L’elenco dei concessionari telematici Aams abilitati al gioco in Italia è consultabile sul sito dell'Agenzia Dogane e Monopoli dove è presente anche una blacklist ovvero una “lista nera” dei siti illegali, aggiornata costantemente, che viene distribuita a tutti i provider ADSL italiani, che risultano quindi oscurati e, teoricamente, non accessibili dagli scommettitori che giocano in Italia.
Tasse e sanzioni per chi scommette online su siti senza licenzaChi gioca e vince poi le scommesse scegliendo dei bookmakers con licenza estera e dominio “.com”, che a differenza di Snai, Eurobet, Bwin e Sisal Matchpoint non dispongono di un dominio con concessione italiana legale e autorizzata Aams, non solo deve pagare una tassa al fisco sulle vincite, e quindi teoricamente dichiarare una vincita sulla propria dichiarazione dei redditi, ma rischia di incorrere in pesanti sanzioni. Le suddette vincite dalle scommesse sportive sono tassate perché i provenienti da queste piattaforme costituiscono reddito, per l’intero ammontare, su cui pagare le imposte fiscali come per tutti gli altri redditi e come per tutti gli altri contribuenti. Le vincite conseguite per effetto della partecipazione a giochi on-line rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 67, comma 1, lettera d), del Testo Unico, secondo il quale costituiscono la categoria dei redditi diversi “le vincite delle lotterie, dei concorsi a premio, dei giochi e delle scommesse organizzati per il pubblico e i premi derivanti da prove di abilità o dalla sorte concorrendo, come detto, alla formazione del reddito complessivo per l’intero ammontare percepito nel periodo d’imposta".
Tasse e Scommesse: le novità introdotte dalla Manovrina Fiscale Ma ecco anche le novità su tasse e scommesse. Il DL 50/2017, la cosiddetta "Manovrina fiscale", entrato in vigore il 24 aprile 2017, ha introdotto nuove aliquote per la tassazione di giochi e lotto, che potrebbe portare nelle casse dello Stato quasi 300 milioni di euro soltanto nel 2017. L'unica buona notizia è che l'aumento riguarda solo le vincite al lotto. Per queste ultime, se effettuate a partire dal 1° ottobre 2017, la tassazione applicata passerà dall’attuale 6% al 12% per le vincite di importo superiore ai 500 euro - per quanto riguarda la parte eccedente - mentre passerà dal 6% all’8% la tassazione per le vincite fino a 500 euro. Previsto anche l’aumento della tassazione sulle videolotteries, sulle slot machines e sul lotto. Ma non per le scommesse sportive. Non per le scommesse sportive.
Scommesse sportive: il gioco illegale Le ripercussioni poi in caso di gioco illegale ci sono sia per chi offre la possibilità di scommettere senza essere in regola e sia per gli stessi giocatori. Nonostante molti siti non autorizzati siano stati bloccati, ce ne sono ancora diversi a cui gli utenti si affidano senza sapere che di fatto sono illegali. I giochi che prevedono il pagamento di una posta in denaro e la possibilità di una vincita sono una riserva dello Stato (come dispone il Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza) e quindi in sostanza chi raccoglie abusivamente le scommesse riservate allo Stato è soggetto alle sanzioni previste dall’art. 4 della legge n. 401/1989 mentre chi chi partecipa alle scommesse illegali, accettando biglietti di lotteria o altre scommesse da soggetti sprovvisti delle necessarie autorizzazioni è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 51 a 516 euro.